L’edilizia del centro storico di Presicce-Acquarica racconta una storia di semplicità e comunità. Un’architettura contadina, fatta di case che si affacciavano su piazzali comuni, dove l’operosità scandiva le giornate. Erano corti salentine ben lontane dal fasto di quelle nobiliari, ma piene di una vita silenziosa e laboriosa. Qui, le donne cucivano il tabacco sotto il sole, i bambini inseguivano palle di fortuna e persone e animali da cortile condividevano gli stessi spazi, il sudore e la fatica.
Questa era la vita nelle corti popolari del Salento, un’esistenza fatta di vicinanza e condivisione. Quei muri bianchi e la pietra leccese hanno custodito per anni “cunti” e racconti, tramandati da una generazione all’altra come un patrimonio silenzioso ma tenace.
La Rinascita delle Corti: da Storie a Palcoscenici
Oggi, quelle stesse case vengono piano piano recuperate e ristrutturate, aprendo le loro porte a turisti curiosi e attenti. Ma il passato non è stato dimenticato. Anzi, rivive in nuove forme. I vecchi “cunti” tornano a farsi sentire nelle manifestazioni culturali che trasformano questi luoghi in un palcoscenico a cielo aperto. Le corti diventano lo scenario perfetto per opere teatrali itineranti, un set unico che unisce passato e modernità.
Ed è qui che spunta un pizzico di ironia: chi avrebbe mai detto, un tempo, che quelle stesse pietre che ascoltavano le galline razzolare sarebbero diventate la platea di spettacoli teatrali sotto le stelle? Un’immagine che rievoca un’altra epoca, ma che convive perfettamente con la realtà attuale di un Salento autentico e in continua evoluzione.
Un’Esperienza Salentina Autentica: Tra Sapore e Memoria
Il bello di Presicce-Acquarica è proprio questo: il saper trasformare la quotidianità di ieri in esperienze autentiche per chi viaggia oggi. Il turismo nel Salento non ha fretta, perché questa terra è fatta per chi sa rallentare. È un invito a perdersi tra i vicoli dei borghi, ad ascoltare il frinire delle cicale in campagna, a lasciarsi accarezzare dal vento mentre le onde dello Ionio raccontano la loro musica salata.
E poi ci sono i sapori: le pittule salentine appena fritte, calde calde, che profumano di festa e di mani generose; il pesce che sa davvero di mare, senza filtri, con quella freschezza che solo una tavola salentina sa regalare. Qui ogni assaggio è un racconto, ogni piatto è un frammento di memoria che diventa esperienza.
È così che la fatica e la storia di un tempo si fondono con la curiosità del presente, creando un’esperienza che si può vivere solo qui, a Corte Crudili. Un luogo in cui ogni pietra e ogni angolo racconta una storia, in cui il silenzio del passato si anima con la magia del teatro, della cultura e – perché no – di un buon bicchiere di vino salentino bevuto lentamente, come si fa da queste parti.